Nelle ore di un
caldo ottobre elaboriamo un’idea per
includere gli alunni nella costruzione di un presepeche coinvolga
l’intera comunità scolastica. Forse per le mie passate esperienze in laboratorio, ma più che altro per la voglia
di coinvolgere gli alunni in un contesto che più naturale non si può, cioè
l’indirizzo agrario, mi entusiasmo e iniziamo a raccogliere materiale che la
natura attorno a noi ci offre: legna, corteccia, pietre, fogliame e buona volontà. Il piccolo
laboratorio cresce in idee e partecipazione: chi entra per curiosità, chi
perché ha già lavorato al proprio presepe, e ognuno sembra prendere un posto
preciso e speciale nelle mansioni come i figuranti del presepe. La mano
precisa, l’intagliatore, il piccolo muratore: chi porta una trina, un nastrino
di raso, un pezzo di polistiroloe chili di colla per assemblare. L’adesione
aumenta, così come l’entusiasmo, e quasi per magia (che il Natale infonde per
sua natura), nasce un presepe fatto di scale, che si innalzano tra i vicoli del borgo di Milazzo e che si poggia quasi
naturalmente all’intero di una serra piena di frutti tropicali. Tutti hanno
partecipato, e per questo abbiamo proposto alle scuole medie un concorso “Natale
in Serra” che potesse stimolare e ideare un presepe attraverso l’utilizzo di materiali
poveri e legato alla realtà territoriale. Questa esperienza ci ha visti molto impegnati e grazie alla
collaborazione di tutti alunni ,docenti, e alla presenza della Dirigente Prof.ssa
Ginebri , siamo giunti il 12 Gennaio alla premiazione del presepe più bello, anche
se per noi che li abbiamo accolti e integrati nel nostro presepe in serra tutti
sono belli, perché frutto di lavoro, attenzione e amore, per il presepe e
l’arte. I giovani alunni delle scuole medie hanno accolto con grande commozione
i premi e le medaglie in ricordo di un’esperienza creativa e formativa così
importante per la loro crescita.
Daniela Turibia
Scolaro